Giro del Ponte Tibetano Riasc
Viene apprezzata sia dai bikers che dagli escursionisti, come anche dagli abitanti della regione per una semplice e piacevole passeggiata fuori porta.
Il percorso è prediletto non solo per la bellezza...
Viene apprezzata sia dai bikers che dagli escursionisti, come anche dagli abitanti della regione per una semplice e piacevole passeggiata fuori porta.
Il percorso è prediletto non solo per la bellezza dei luoghi che attraversa ma anche per i numerosi punti d’interesse che si trovano lungo il cammino; si possono infatti annoverare quattro cappelle votive e un oratorio dell’800, tipici muri a secco, insediamenti di rustici e, non da ultimo, oggetti di interesse naturalistico e paesaggistico.
Partendo da Olivone, in poco meno di un chilometro, ci si incammina nei piacevoli quartieri di Solario e Sallo seguendo le demarcazioni del sentiero bianco-rosso per poi ritrovarsi in ampi prati che precedono il bosco. Un breve tratto leggermente più ripido permette di raggiungere il ponte tibetano, inaugurato nel mese di aprile 2022.
Realizzato dal Gruppo Restauri Blenio, la struttura è lunga più di 70 metri ed ha una larghezza di camminamento di poco meno di un metro e collega i nuclei di Sallo e Pinaderio.
Si dice che già nei tempi del 1’800 e prima - questo tracciato, una volta mulattiera - fosse percorsa dagli avi della regione per raggiungere le alpi di Garzotto, Motterascio e Scaradra con il bestiame, e anche per il trasporto dei prodotti lattiferi nelle apposite cadole che poggiavano sulle forti e possenti spalle dei contadini.
Una volta superato, forse con qualche brivido, il ponte, sempre su di un ampio e piacevole sentiero nel bosco, si raggiunge il tipico nucleo di Pinaderio e poco sotto Ponto Aquilesco, frazioni dell’ex comune di Aquila che annoverano al loro interno principalmente residenze secondarie e dimore temporanee di contadini.
Nella zona di Pinaderio era presente una cava da cui si estraevano sassi, trasportati fino alla strada cantonale per mezzo di una teleferica e in seguito fino alle fornaci per la produzione di calce, situate una a Dangio (in funzione durante la Prima guerra mondiale fino agli anni ‘30) e l’altra tra Aquila e Olivone.
Da Aquilesco si ritorna pian piano verso Nord seguendo il sentiero Basso 2 che, nel fitto bosco che a tratti costeggia la strada cantonale, porta a Concherio e quindi, affacciati all’imponenza del Sosto, ad Olivone per terminare il tragitto.Olivone propone ai suoi visitatori numerose chiese e il museo “Cà da Rivöi”, che presenta pezzi e collezioni di ricco pregio.

Sì
Scarponcini da trekking
Berretto
Borraccia
Occhiali da sole
Crema protettiva
Cartina escursionistica
Macchina fotografica
Cibo
Per fruire dell'itinerario vi consigliamo l'acquisto delle mappe ufficiali dell'Ufficio Federale di Topografia Swisstopo. Inoltre il sito map.geo.admin.ch offre dati costantemente aggiornati.
Montagnepulite: Questo progetto nasce per favorire la gestione efficace e sostenibile delle capanne alpine sul territorio ticinese. In particolare la gestione dei rifiuti. La gestione responsabile dei rifiuti in montagna è questione di buon senso. Tutti noi possiamo dare un contributo: www.montagnepulite.ch
Si consiglia di partire da Olivone o Pinaderio dove sono a disposizione ampi parcheggi.
Il sentiero bianco-rosso che attraversa il ponte consente di collegare i sentieri del Sosto, verso la Greina, Val Camadra, Val di Campo e zona del Luzzone verso nord e verso la Val Soi per raggiungere le Capanne dell’Adula e, per gli escursionisti più esperti, la maestosa cima dell’Adula, con i suoi 3'402 m, la vetta più alta del Cantone Ticino.
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