Via Francigena della Valle di Susa dal Moncenisio | Tappa 2 Susa-Bussoleno
Livello di difficoltà: T1
Lasciate alle spalle le vestigia romane e medioevali di Susa, dalla stazione ferroviaria si procede in direzione di Urbiano, frazione di Mompantero: antico insediamento testimoniato dai resti di un acquedotto...
Lasciate alle spalle le vestigia romane e medioevali di Susa, dalla stazione ferroviaria si procede in direzione di Urbiano, frazione di Mompantero: antico insediamento testimoniato dai resti di un acquedotto romano, è noto per il folkloristico rito del 31 gennaio detto Fora l’Ours!, durante il quale si celebra l’imminente uscita dall’inverno con la rappresentazione della cattura dell’orso risvegliatosi dal letargo.
Il percorso prosegue verso San Giuliano e Chiodo, frazioni di Susa, attraversando cascine e prati coltivati, sino a raggiungere le prime abitazioni di Foresto (Comune di Bussoleno) e la Cappella della Madonna delle Grazie, il cui ciclo affrescato sulla vita della Vergine è attribuito al tolosano Anthoyne de Lhonye, attivo in Valle di Susa intorno al 1462. Una breve deviazione conduce alla Riserva Naturale dell’Orrido di Foresto, una suggestiva gorgia scavata dal millenario passaggio dell’acqua: nei suoi pressi rimangono i ruderi di un mulino e di un lazzaretto.
Superata sulla destra la sede del Parco Orsiera Rocciavrè, l’Antica Strada di Foresto conduce a Bussoleno.
Il percorso in riva sinistra si diparte da quello principale proseguendo su corso Bruno Peirolo alle spalle della stazione ferroviaria, poi strada Chianocco, dotata di marciapiede.

Autostrada del Frejus
www.sitaf.it
Strada statale 24 e strada provinciale 25
Susa e Bussoleno sono collegate a Torino e Bardonecchia tramite la linea ferroviaria SFM3
www.trenitalia.it
T1
Volendo visitare il centro storico di Bussoleno, oltrepassata la stazione ferroviaria – vicino alla quale è possibile visitare il FERALP-Museo del Trasporto Ferroviario attraverso le Alpi – si prosegue sino al ponte sulla Dora Riparia che immette nel borgo medioevale, dove sono ben visibili i resti della cinta muraria, la porta d’ingresso e, lungo la via principale, alcune abitazioni che ispirarono il D’Andrade per il Borgo Medioevale di Torino: Palazzo Allais, Casa Amprimo, detta anche Locanda della Croce Bianca, e Casa Aschieri. La parrocchiale di Santa Maria Assunta (XII sec.), affiancata dal campanile romanico, presenta all’interno arredi lignei barocchi e interessanti dipinti del Morgari e di Gentileschi, testimonianza della riedificazione settecentesca a opera dell’architetto lorense De Willencourt.
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