Grand Tour UNESCO Arco 1 | Da Avigliana a Biella
Livello di difficoltà: 4
Dalla stazione ferroviaria di Avigliana si imbocca la Via Francigena in direzione del Castello di Rivoli. Si scende poi nella valle della Dora Riparia fino a Druento, al Parco della Mandriae allaReggia...
Dalla stazione ferroviaria di Avigliana si imbocca la Via Francigena in direzione del Castello di Rivoli. Si scende poi nella valle della Dora Riparia fino a Druento, al Parco della Mandriae allaReggia di Venaria Reale. Da Borgo Castello e Villa dei Laghi sullo sterrato si arriva a Ciriè passando per il borgo di Robassomero per proseguire verso Valperga e Cuorgnè. Superato il torrente Orco si arriva ad Agliè seguendo il canale di Caluso e si prosegue fino a Ivrea Città Industriale del XXI secolo. In direzione del Lago Sirio, dei laghi Pistono e Nero, fino a Montalto Dora, si torna sulla Via Francigena fino a Borgofranco (253 m slm). Da qui una salita di 10 km a tratti ripida lungo le pendici della Serra Morenica porta a proseguire lungo la Panoramica Zegna fino al Santuario di Oropa e al Santuario di San Giovanni d’Andorno in Valle Cervo.








Il primo “arco” del Grand Tour parte dalla stazione ferroviaria di Avigliana, sulla linea Torino-Bardonecchia. Si imbocca la Via Francigena passando per la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e, sulle strade sterrate della collina morenica, si raggiunge il Castello di Rivoli. Da qui si scende nella valle della Dora Riparia, attraversandola poco prima di Pianezza, e si passa per Druento diretti verso il Parco della Mandria e la Reggia di Venaria Reale. Il percorso continua all’interno del Parco, dove si entra al cancello del Ponte Verde, si passa dal Borgo Castello, dalla Villa dei Laghi - con uno sterrato di 5 km circa e la possibilità di deviazione per costeggiare i laghi - e si esce a cascina Oslera, dotata di servizio bar, ristorante e alloggio.
Attraversata la strada provinciale per le Valli di Lanzo, si passa per il borgo di Robassomero, si attraversa la Stura e su una strada di campagna che tocca la cappella di Robaranzino, si raggiunge Ciriè (stazione ferroviaria per Torino) attraverso l’area dell’ex fabbrica Remmert. Lungo le campagne ai margini della Riserva della Vauda, passando per la casaforte e chiesa di Liramo, si sale alla frazione di San Firmino, raggiugendo attraverso la valle del rio Fandaglia il borgo di Barbania con la sua torre medievale. Scesi nella valle del torrente Malone fino al borgo di Rivara, si sale al parco all’ingresso del Castello.
Da Rivara si può decidere se raggiungere Rivarolo dove prendere la connessione ferroviaria per Torino oppure percorrere le campagne tra Salassa e Pertusio, con scorci sul Sacro Monte di Belmonte, e raggiungere Valperga. Da qui, il percorso prosegue per Courgnè: superato il torrente Orco, si segue per un tratto la strada statale e poi si incontra il canale di Caluso, che si imbocca poco oltre in corrispondenza dell’abitato di Spineto. Si prosegue lungo le alzaie per circa 8 km quasi interamente sterrati, passando per la fabbrica Olivetti dove si produceva la mitica Lettera 22. Arrivati ad Agliè, si passa dalla chiesa di Santa Marta e, seguendo i portici del centro storico, si giunge al Castello Ducale. Uscendo dal parco, si prosegue passando per Villa il Meleto, il borgo di Vialfré, San Martino Canavese, Pranzalito, Parella, Colleretto Giacosa, Loranzè Alto, Fiorano Canavese e raggiunge Ivrea Città Industriale del XXI secolo (connessione ferroviaria per Aosta, Torino e Milano).
Si continua sulla Via Francigena (via Sant’Ulderico) per raggiungere il Lago Sirio e, toccando le sponde dei laghi Pistono e Nero si arriva a Montalto Dora per riprendere ancora la via Francigena nei campi (sterrato) fino a Borgofranco (253 m slm): qui inizia una salita continua di 10 km e a tratti ripida (17,6% massimo) lungo le pendici della Serra Morenica, per raggiungere il borgo di Nomaglio e poi quello di Andrate (836 m slm) a 20 km da Ivrea. Il tour prosegue sulla Strada Panoramica Zegna, che si percorre fino al Santuario di Oropa, passando nei pressi della Trappa di Sordevolo. Qui si collega la strada che, attraverso la Galleria di Rosazza e passando per il Santuario di San Giovanni d’Andorno, conduce direttamente a Campiglia nella Valle Cervo (13 km, 300 m di dislivello in salita e 600 in discesa). A questo punto, l’itinerario principale prevede la discesa verso Biella Città Creativa UNESCO, passando per il tracciato della vecchia tramvia Biella - Oropa (sterrato), l’abitato del Favaro e il Parco della Burcina, dove si entra dal cancello della strada dei Galinit fino a quello inferiore nei pressi del borgo di Pollone. SI prosegue fino a Biella passando per Vandorno strada della Nera e raggiungendo Piazza Cisterna, nel borgo medioevale di Biella Piazzo, per scendere poi verso Biella Piano.
È consigliabile un abbigliamento sportivo e, anche nella bella stagione, giacca antivento e un eventuale cambio.
Le strade sterrate dei laghi tra Ivrea e Borgofranco possono essere difficili nei periodi di pioggia.
La strada Panoramica Zegna tra Andrate e Oropa e la salita alla Galleria di Rosazza da Oropa possono essere chiuse per neve nei mesi invernali
Stazioni ferroviarie lungo il percorso: Avigliana, Venaria, Ciriè, Rivarolo, Ivrea, Biella
4
In MTB e gravel per esperti, in e-bike per tutti (da segnalare dislivello accentuato nella tratta Biella-Cervo e Oasi Zegna-Oropa).
Da non dimenticare la macchina fotografica per catturare i magnifici scenari, ideali anche per il birdwatching nelle aree naturalistiche comprese nel percorso.
Da non perdere le vedute della pianura dalle montagne del Biellese e le fioriture dei rododendri nel parco della Burcina a Pollone tra aprile e maggio.
Webcam del tour
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