Leggende, arte, cultura, lingua, folklore, gastronomia, storia, usi e costumi: la Val di Fassa sa racchiudere in un grande abbraccio cultura e divertimento, tradizione e innovazione. E proprio innovazione, cultura e tradizione si incontrano nel nuovo museo per il terzo millennio.

La riflessione su identità e memoria costituisce uno degli scenari chiave di questo primo scorcio del terzo millennio, preso com’è fra globalizzazione e perdite di identità, chiusure localistiche e spinte fondamentaliste. L’Istituto Culturale Ladino di Vigo di Fassa, prestigiosa istituzione culturale che da cinque lustri opera per la valorizzazione della lingua e della cultura dell’antico popolo delle Dolomiti, ha accolto la sfida e ha offerto una nuova sede espositiva alle proprie collezioni di etnografia alpina. Il nuovo Museo Ladino di Fassa svela il proprio patrimonio con un design di sicuro impatto, curato dal noto architetto milanese Ettore Sottsass. Al nuovo Museo si lega anche il nome di Milo Manara, maestro incontrastato nelle illustrazioni della bellezza femminile. A cura dell’artista si segnalano soprattutto alcune tavole che rappresentano personaggi della mitologia fassana che ci pervengono dalla tradizione orale, come le bregostènes e le vivènes, streghe e salvani.
L’allestimento è caratterizzato dalla tecnologia multimediale interattiva, che permette ad esempio di "sperimentare visivamente" le diverse fasi di un’operazione agricola, di "partecipare" ai complessi rituali che si svolgevano a contorno delle nozze ladine, di "condividere" l’allegria dissacrante e spesso inquietante del carnevale fassano.

Orari d’apertura: dal martedì al sabato 15.00 - 19.00. Chiuso 1 maggio e dal 1 al 9 giugno.
Orari d’apertura dal 10 giugno al 10 settembre: tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.

Informazioni di contatto

Informazioni successive:
http://www.istladin.net/

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museo@istladin.net
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