La chiesa, ad una navata decorata dal mantovano Agostino Aldi (fine 1800, inizi 1900), custodisce opere di grande valore artistico, restaurate nel 1991.

L' attuale costruzione risale al 1860 e fu eretta su disegno dell' architetto Claricini, ma è documentata l' esistenza di una piccola chiesa rettangolare già nel 1348, chiesa poi ampliata e ristrutturata più volte nel corso dei secoli. É il campanile, tutto in pietra viva ed alto ben 72 metri, ad attrarre per primo l'attenzione, ma soprattutto la pala dell' altar maggiore desta ammirazione. É costituita da un polittico del 1587, fatto risalire alla scuola veneta del Tintoretto (ad ulteriore testimonianza degli stretti rapporti commerciali con la Serenissima ), e raffigura al centro la Madonna col Bambino, ai lati San Bartolomeo Apostolo e San Giorgio, in alto la Crocefissione e le figure dei Santi Pietro e Paolo, in basso infine la Crocefissione di San Pietro. Del pittore veronese Domenico Zorzi (1729-1792) sono le quattro belle Madonne poste ai lati del polittico. Questo ciclo mariano è costituito da una Visitazione, una Natività, una Adorazione dei Magi ed una Presentazione di Gesù al tempio, che presentano analogie con la serie dei Misteri Gaudiosi dello stesso autore nella parrocchialedi Malcesine. Sopra la porta laterale a nord si trova un pregevole olio su tela raffigurante l'Ultima Cena di Ferdinando Valambrini (1623 - ?), il cui schema compositivo rinvia ai modelli ricorrenti nella pittura veneziana del Cinque- Seicento. Sopra la porta laterale a sud troviamo invece la Discesa dello Spirito Santo di Ignazio Unterberger. Non passano inosservati anche gli altari laterali ornati da delicati mosaici fiorentini del 1600 e del 1700.L'Assunta con i SS. Vigilio ed Ermagora posto sul secondo altare a destra è del pittore Martino Teofilo Polacco (1570 c.a.- 1639). Si tratta di un'opera dall'idea compositiva equilibrata, di valenza simmetrica, fra le più riuscite di questo pittore, del quale a Riva del Garda si possono ammirare i cicli pittorici nella chiesa dell'Inviolata. Il primo altare a destra presenta invece la Madonna col Bambino e i SS. Giovannino, Rocco, Vigilio e Antonio daPadova risalente alla prima metà del 17º secolo, un dipinto molto bello, di autore sconosciuto, dove il colore crea effetti di chiaroscuro.

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