Da Fumero si raggiunge la Valle di Rezzalo percorrendo una strada militare che aggira gli ammassi rocciosi del Corno di Boero

La Valle, inserita nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, ha conservato l’aspetto tradizionale, con le tipiche e pittoresche baite ed è ricca di flora e di fauna di grande bellezza ed interesse naturalistico.
La strada fiancheggia il torrente Rezzalasco e, tra boschi di larici e pascoli, giunge fino alla piana di S. Bernardo, dove sorge la chiesetta omonima.

Fitti boschi di larice, con ricco sottobosco di mirtillo e rododendro, accompagnano la strada fino a oltre i 2000 m. di Clevio. Qui il paesaggio assume un aspetto di alta montagna ed al bosco si sostituiscono i pascoli. Sul Passo dell’Alpe si possono ancora osservare i resti della linea fortificata della prima guerra mondiale, con gallerie, trincee e fortini.

LA FLORA - Tipica delle praterie umide è la zona prativa della piana di S.Bernardo, dove in primavera inoltrata i prati si ricoprono di un intenso color giallo, dovuto alla abbondante fioritura di botton d'oro, mentre nelle boscaglie a pino mugo fiorisce il rododendro che da giugno ammanta di colore vermiglio i pendii della montagna.
Nelle zone dei depositi detritici al di sopra del limite della vegetazione arborea, vivono alcune specie di una bellezza primitiva ed affascinante (ranuncoli glaciali, stelle alpine, anemoni, nigritella, erica, campanule).

LA FAUNA - Anche la fauna è quella tipica del parco Nazionale dello Stelvio. La grande varietà di ambienti determina un habitat favorevole alla vita di un gran numero di specie faunistiche. Nelle zone tra il limite della vegetazione arborea e le valli nivali vive indisturbato il camoscio, mentre più in basso possiamo incontrare cervi e caprioli.
Tra la fauna minore è presente la marmotta, soprattutto sugli alti pascoli e sui ghiaioni.
Nel territorio del Parco vivono, per nominare solo alcune specie, lo scoiattolo, la volpe, il gallo forcello; talvolta si può avere la fortuna di incrociare con lo sguardo il volo maestoso dell’aquila reale.
Si possono osservare quasi tutte le specie tipiche dell'avifauna alpina: picchi, nocciolaie, corvi, gufi, civette, oltre all'avifauna minore costituita da fringuelli alpini, merli, passeri, rondoni.

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