Cascate di Acquafraggia / Wasserfälle

Logo Cascate di Acquafraggia / Wasserfälle
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Le cascate dell´Acquafraggia si trovano a Borgonuovo e le parti visibili anche dalla strada sono solamente le più suggestive, ma non le uniche.
Il bacino dell´Acqua Fraggia è situato all´imbocco ovest della Val Bregaglia.
Il torrente omonimo nasce dal pizzo di Lago a 3050 msm, in un punto di spartiacque alpino dal quale scendono fiumi che sfociano nel mare del Nord, nel mar Nero e nel Mediterraneo. Scendendo verso il Fondovalle percorre due valli sospese, ambedue di origine glaciale, l´una sui duemila e l´altra sui mille metri di altitudine. L´Acqua Fraggia forma quindi una serie di cascate, di cui quelle più in basso, con il loro doppio salto sono solo le più suggestive. Si capisce così l´origine del nome Acqua Fraggia, da "acqua fracta", cioè torrente continuamente interrotto da cascate.

Le cascate, con il loro maestoso spettacolo, impressionarono pure Leonardo da Vinci che "trovandosi a passare per Valle di Ciavenna" ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo "Codice Atlantico": "Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere...".
Dalla sommità delle cascate si percorre un sentiero attrezzato tra castagni, ginestre e rocce; di qui è possibile ammirare da vicino questo stupendo spettacolo naturale, unico nel suo genere per bellezza e imponenza. Una breve deviazione sulla destra porta ad un ampio terrazzo, a pochi metri dal fragoroso turbinio delle acque.

Si ha qui la sensazione di essere "dentro" la cascata stessa, di farne parte, tanto
sono forti il rombo e i forti spruzzi di acqua e di luce.

Geologicamente la zona è interessata dalla unità Tambò del pennidico medio, con gneiss biotitici, generalmente a grana fine. Nel settore botanico rilevanti sono gli ontani, l´abete bianco e la flora rupicale, tra cui la rara Oplimennus undulatifolia, l´erica arborea e, in un suggestivo castagneto alla base delle cascate, un esteso tappeto di Allium ursinum. Ma va segnalata anche una felce, la pteris cretica, che qui trova la stazione europea più settentrionale grazie alla costante nebulizzazione dell´acqua della doppia cascata.
Sulle sponde del torrente, circa a quota mille, sorgono i paesi di Savogno e Dasile.
Più in basso, a quota 558, il villaggio di Cranna.

Testo: www.valchiavenna.com/it/itinerari/Cas...

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