04 RIFUGIO SIERA per la pista da sci turistica - Sappada

Logo 04 RIFUGIO SIERA per la pista da sci turistica - Sappada
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Dati percorsi
2,64km
1.289 - 1.610m
Distanz
301hm
L'ascesa
01:15h
 
Durata
Descrizione rapida
Il rifugio sorge in posizione molto panoramica sul bordo settentrionale del Pian dei Larici, accanto alla stazione superiore della seggiovia. Alle sue spalle le possenti strutture rocciose del Siera Spitz, del Piccolo Siera, della Cima Dieci.
Difficoltà
facile
Valutazione
Tecnica
Forma fisica
Panorama
Avventura / Esperienza
Punto di partenza

Cima Sappada o stazione di partenza della seggiovia monte Siera

Percorso
Rifugio Monte Siera
2,5 km
Monte Siera
2,6 km

La stagione migliore
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Descrizione

La passeggiata attira un discreto numero di gitanti che intendono raggiungere con percorso relativamente breve, pieno di sole e nel complesso non faticoso, uno suggestivo belvedere sulla vallata attorniati da uno splendido ambiente dolomitico. L’itinerario risale, senza possibilità di errore, l’ampia pista che si snoda, tra le fitte abetaie, sulla destra del bosco Longrone ( attenzione : il rifugio nella stagione estiva è chiuso).

Autore: © Giovanni Borella

C.A.I. Sappada/Plodn

Interreg V Italia-Austria - CLLD Dolomiti Live.Progetto “Montagna sicura – montagna avventura”ITAT 4019 CUP B43J16000270004

 

Indicazioni stradali

Dalla piazzetta di Cima Sappada si prende la bianca stradina che s’inoltra in direzione sud-ovest tra i prati fin dove termina in corrispondenza della pista da sci “nazionale” (cartelli). Si risale questa solo per una decina di metri, indi si svolta a destra seguendo una carrareccia tra gli alberi che porta in breve alla pista “turistica”.

Se si parte invece dal piazzale della seggiovia prendere il sentierino (cartelli) che corre al limite del bosco fino alla pista “nazionale” (cartelli). La si traversa imboccando la carrareccia fino alla “turistica”. La si rimonta lungamente fino al Pian dei Nidi con pendenza moderata e regolare, poi con alcuni strappi si spunta sulla bella spianata ove si trova il rifugio.

Il ritorno avviene per lo stesso itinerario oppure con gli itinerari 5 e 6 impiegando lo stesso tempo.

Autore: © Giovanni Borella

Punto più alto
1.610 m
Destinazione

Rifugio Siera

Profilo altimetrico
© outdooractive.com

Servizi

Anche se l’escursione è semplice (ad esempio un itinerario alla ricerca di funghi) utilizza sempre calzature adeguate con suola scolpita antiscivolo. Inoltre porta sempre con te l’abbigliamento integrativo per un eventuale cambiamento meteo. 

Informazioni sulla sicurezza

Difficoltà: T

Ore: salita 1,00-1,15   discesa 0,30-0,40    totale 1,30-1,55

SEGNAVIA: 321

SCALA DELLE DIFFICOLTÀ

Nella scheda tecnica di ciascun itinerario sono presenti le sigle comunemente utilizzate nelle guide di montagna (T- E - EE- EEA - A). Alcuni itinerari possono avere una doppia sigla (es: T/E oppure E/EE) in quanto presentano le caratteristiche di entrambe le categorie

T (turistico) indica  itinerari quasi sempre brevi e facili che si articolano su stradine forestali e/o sentieri ben segnalati o comunque evidenti che non richiedono particolare allenamento

E (escursionistico) indica percorsi, anche piuttosto lunghi, che si snodano su mulattiere e/o sentieri spesso sopra i 2000 metri, evidenti ma non sempre con bolli segnavia. Non hanno difficoltà di rilievo, ma talora possono presentare qualche tratto o singolo passaggio un po’ esposto o malagevole. Sono richiesti equipaggiamento adeguato, un minimo di esperienza e allenamento

EE (per escursionisti esperti) indica itinerari generalmente a quote superiori ai 2000 metri, che si possono articolare su terreno infido e/o in zone impervie, sono caratterizzati spesso da passaggi o tratti esposti e/o attrezzati, talora su roccette con difficoltà di 1° grado. Richiedono esperienza, passo sicuro, senso dell’orientamento, buon equipaggiamento, preparazione psico-fisica.

EEA (per escursionisti esperti con attrezzatura) indica percorsi attrezzati con funi metalliche, staffe, scalette. L’esposizione è quasi sempre costante. Sono obbligatori esperienza, allenamento e adeguato equipaggiamento comprendente casco e set da ferrata. Utili i guanti. 

A (per alpinisti) indica itinerari di roccia che portano alle vette con basse difficoltà alpinistiche (1°/2° grado). Richiedono capacità tecniche, buona esperienza, preparazione fisica, equipaggiamento idoneo (casco, qualche cordino, sempre utile anche uno spezzone di corda di 20-30 metri)

Informazioni aggiuntive

AVVERTENZE

Le informazioni sotto riportate non possono essere considerate sostitutive della presenza di una guida alpina professionista La montagna è un ambiente meraviglioso ma non esente da rischi, va quindi avvicinato sempre con la massima prudenza Nelle Avvertenze delle Guide dei Monti d’Italia C.A.I./T.C.I. si legge che la classificazione delle difficoltà “rimane essenzialmente indicativa e va considerata come tale”, trattandosi di un elemento soggettivo. Questo vale anche per gli itinerari proposti nel sito La classificazione delle difficoltà e i tempi di percorrenza vanno riferiti ad un escursionista/alpinista di livello medio riguardo ad allenamento, esperienza, abilità, allenamento  Nell’intraprendere un determinato percorso si valutino bene le difficoltà, le proprie capacità e il proprio grado di allenamento Prima di affrontare un itinerario (che non sia una passeggiata di breve durata) è buona norma: 1) consultare il Dolomiti Meteo dell'Arpav, collegandosi al sito http://www.arpa.veneto.it o chiamando il numero 049 8239399 (Opzione 2). Il bollettino, a differenza dei bollettini meteo nazionali, offre una previsione locale piuttosto affidabile. 2) assumere informazioni presso l’Ufficio Turistico, la locale sezione del C.A.I., le guide alpine, i gestori dei rifugi. Infatti lo stato di percorribilità di un itinerario e il suo livello di difficoltà possono andare incontro a significative variazioni anche in uno spazio di tempo assai limitato a causa di eventi naturali (frane, condizioni meteo sfavorevoli) e/o di situazioni contingenti (deterioramento dei segnavia, delle attrezzature fisse, presenza di nevai residui, ecc.) Il cellulare può offrire un’erronea sensazione di sicurezza, perché si deve tener presente che vi sono zone prive di copertura telefonica Nel malaugurato caso di incidente, malore, impossibilità a proseguire, contattare solo e esclusivamente il SUEM 118

Autore

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