21 RIFUGIO 2000 dai Piani di Gront - Sappada

Logo 21 RIFUGIO 2000 dai Piani di Gront - Sappada
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Dati percorsi
3,23km
1.264 - 1.987m
Distanz
732hm
7hm
L'ascesa
02:00h
 
Durata
Descrizione rapida
Il rifugio è un eccezionale punto panoramico. Chiuso solo verso nord dalla dorsale rocciosa del monte Righile/monte Lastroni, il vostro sguardo spazierà su un'ininterrotta sequenza di cime e vallate: dall'abissale veduta sulla conca di Sappada agli incantevoli panorami che dal Cogliàns si spingono alle Terze, dalle lontane Alpi Giulie alle Prealpi.
Difficoltà
intermedio
Valutazione
Tecnica
Forma fisica
Panorama
Avventura / Esperienza
Punto di partenza

Borgata Mühlbach

Percorso
Cottern
Mühlbach
0,0 km
Chiesetta del Calvario
0,1 km
Cascatelle
0,3 km
Miravalle
1,8 km

La stagione migliore
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
Descrizione

È una proposta nel complesso a tratti un po' faticosa, ma solitaria, solare, varia per gli spazi che attraversa. Quasi costante la veduta su Sappada e sulle crode che la contornano a sud. Risulta consigliabile a coloro che desiderano giungere al rifugio con le costumanze di un tempo, cioè scarpinando immersi nella natura, usando eventualmente solo sino ai Piani di Gront gli impianti di risalita così comodi e rapidi, ma che dell'ambiente non saranno mai parte integrante.

Autore: © Giovanni Borella

C.A.I. Sappada/Plodn

Interreg V Italia-Austria - CLLD Dolomiti Live.Progetto “Montagna sicura – montagna avventura”ITAT 4019 CUP B43J16000270004

Indicazioni stradali

Itinerario A

Dai Piani di Gront, stazione d'arrivo del 1° troncone della seggiovia Sappada 2000, un cartello sulla sinistra con la scritta “laghi d'Olbe” indica l'inizio di una traccia che traversa il soprastante costone verso est in direzione del bosco. Ad una biforcazione (cartelli) continuare a sinistra risalendolo poi con regolari serpentine fino al suo margine superiore. Presso gli ultimi larici il sentierino transita nei pressi di una baita di recente costruzione (con comoda panchina ideale per relax e abbronzatura d'alta quota), poi rimonta un erto valloncello erboso, infine per gobbe verdeggianti guida al rifugio.

Itinerario B

Da Sappada borgata Mühlbach portarsi con l'itinerario 13 (della sezione Passeggiate) fino a Miravalle. Da qui si prosegue per l'evidente sentierino (cartello) che punta verso nord correndo quasi parallelo alla seggiovia, poi entra a sinistra nel bosco fino ad incrociare la pista da sci e con questa verso destra ai Piani di Gront. Da qui al rifugio come all'itinerario A.

Ritorno

Dal rifugio il ritorno può avvenire per l'itinerario di andata. Per quanti desiderano rientrare a valle con un percorso diverso e suggestivo, l'alternativa è la seguente: dal rifugio portarsi con l'itinerario 25 (della sezione Passeggiate) fino al secondo bivio. Lasciato a sinistra il sentiero diretto ai laghi d'Olbe proseguire per l'ampia carrareccia che conduce al passo della Piana (tavolo con panca) e alla tabella posta su un paletto con indicazione "Sentiero naturalistico monte della Piana"). Da qui continuare a sud con l'itinerario 24 in senso inverso fino ai Piani di Gront, dai quali o lungo la pista da sci oppure deviando da questa verso Miravalle e da lì con l'itinerario 13 (della sezione Passeggiate) in senso inverso a Sappada borgata Mühlbach impiegando complessivamente ore 1.45-2.00.

C'è anche la possibilità di scendere a valle seguendo la pista da sci fino al rifugio Gosse (stazione a monte del 2° troncone della seggiovia, chiuso nella stagione estiva), dal quale con l'itinerario 25 in senso inverso a Sappada impiegando complessivamente ore 2.00- 2.15.

Autore: © Giovanni Borella

Punto più alto
1.987 m
Destinazione

Rifugio 2000

Profilo altimetrico
© outdooractive.com

Informazioni sulla sicurezza

Difficoltà: E 

Ore dai Piani di Gront : salita 0,45-1,00   discesa 0,30-0,45    totale  1,15-1,45

Ore da Sappada : salita 1,45-2,00   discesa 1,15-1,30    totale  3,00-330

SEGNAVIA: 140

SCALA DELLE DIFFICOLTÀ

Nella scheda tecnica di ciascun itinerario sono presenti le sigle comunemente utilizzate nelle guide di montagna (T- E - EE- EEA - A). Alcuni itinerari possono avere una doppia sigla (es: T/E oppure E/EE) in quanto presentano le caratteristiche di entrambe le categorie

T (turistico) indica  itinerari quasi sempre brevi e facili che si articolano su stradine forestali e/o sentieri ben segnalati o comunque evidenti che non richiedono particolare allenamento

E (escursionistico) indica percorsi, anche piuttosto lunghi, che si snodano su mulattiere e/o sentieri spesso sopra i 2000 metri, evidenti ma non sempre con bolli segnavia. Non hanno difficoltà di rilievo, ma talora possono presentare qualche tratto o singolo passaggio un po’ esposto o malagevole. Sono richiesti equipaggiamento adeguato, un minimo di esperienza e allenamento

EE (per escursionisti esperti) indica itinerari generalmente a quote superiori ai 2000 metri, che si possono articolare su terreno infido e/o in zone impervie, sono caratterizzati spesso da passaggi o tratti esposti e/o attrezzati, talora su roccette con difficoltà di 1° grado. Richiedono esperienza, passo sicuro, senso dell’orientamento, buon equipaggiamento, preparazione psico-fisica.

EEA (per escursionisti esperti con attrezzatura) indica percorsi attrezzati con funi metalliche, staffe, scalette. L’esposizione è quasi sempre costante. Sono obbligatori esperienza, allenamento e adeguato equipaggiamento comprendente casco e set da ferrata. Utili i guanti. 

A (per alpinisti) indica itinerari di roccia che portano alle vette con basse difficoltà alpinistiche (1°/2° grado). Richiedono capacità tecniche, buona esperienza, preparazione fisica, equipaggiamento idoneo (casco, qualche cordino, sempre utile anche uno spezzone di corda di 20-30 metri)

Informazioni aggiuntive

AVVERTENZE

Le informazioni sotto riportate non possono essere considerate sostitutive della presenza di una guida alpina professionista La montagna è un ambiente meraviglioso ma non esente da rischi, va quindi avvicinato sempre con la massima prudenza Nelle Avvertenze delle Guide dei Monti d’Italia C.A.I./T.C.I. si legge che la classificazione delle difficoltà “rimane essenzialmente indicativa e va considerata come tale”, trattandosi di un elemento soggettivo. Questo vale anche per gli itinerari proposti nel sito La classificazione delle difficoltà e i tempi di percorrenza vanno riferiti ad un escursionista/alpinista di livello medio riguardo ad allenamento, esperienza, abilità, allenamento  Nell’intraprendere un determinato percorso si valutino bene le difficoltà, le proprie capacità e il proprio grado di allenamento Prima di affrontare un itinerario (che non sia una passeggiata di breve durata) è buona norma: 1) consultare il Dolomiti Meteo dell'Arpav, collegandosi al sito http://www.arpa.veneto.it o chiamando il numero 049 8239399 (Opzione 2). Il bollettino, a differenza dei bollettini meteo nazionali, offre una previsione locale piuttosto affidabile. 2) assumere informazioni presso l’Ufficio Turistico, la locale sezione del C.A.I., le guide alpine, i gestori dei rifugi. Infatti lo stato di percorribilità di un itinerario e il suo livello di difficoltà possono andare incontro a significative variazioni anche in uno spazio di tempo assai limitato a causa di eventi naturali (frane, condizioni meteo sfavorevoli) e/o di situazioni contingenti (deterioramento dei segnavia, delle attrezzature fisse, presenza di nevai residui, ecc.) Il cellulare può offrire un’erronea sensazione di sicurezza, perché si deve tener presente che vi sono zone prive di copertura telefonica Nel malaugurato caso di incidente, malore, impossibilità a proseguire, contattare solo e esclusivamente il SUEM 118

Autore

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