25 LAGHI D'OLBE per la pista da sci e il sentiero 135 - Sappada

Logo 25 LAGHI D'OLBE per la pista da sci e il sentiero 135 - Sappada
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Dati percorsi
4,7km
1.275 - 2.132m
Distanz
877hm
33hm
L'ascesa
03:00h
 
Durata
Descrizione rapida
I laghi si trovano sul vasto altipiano d'Olbe, fatto di piccole alture, ampi catini e ripiani erbosi, sotto la seghettata cresta che dal monte Righile si protende verso il monte Ferro. Le loro acque riempiono il fondo di antiche conche risalenti all'ultima glaciazione. Dei tre, il più occidentale è una specie di stagno, il centrale è piccolino e poco in vista, il più interessante è di certo quello più a oriente, discretamente ampio e assai profondo. Nelle sue acque verdissime si rispecchiano i bianchi torrioni del Righile.
Difficoltà
intermedio
Valutazione
Tecnica
Forma fisica
Panorama
Avventura / Esperienza
Punto di partenza

Borgata Mühlbach

Percorso
Mühlbach
Cottern
0,1 km
Chiesetta del Calvario
0,1 km
Cascatelle
0,2 km

La stagione migliore
gen
feb
mar
apr
mag
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lug
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set
ott
nov
dic
Descrizione

È, tra i tanti, il percorso meno suggestivo per arrivare ai laghi, poiché si articola lungo la pista da sci di Sappada 2000, monotona, spesso sassosa e a tratti faticosa, anche se verso sud non mancano degli scorci interessanti. Poi, poco oltre il rifugio Gosse (chiuso nella stagione estiva), tutto cambia, il paesaggio si fa vario e di ampio respiro, si procede in quota su un buon sentiero tra dossi verdeggianti, piccole conche, torrentelli.

Comunque si consiglia questo percorso più come via di discesa che di salita, dal momento che gli itinerari 26 e 27 risultano decisamente più appaganti.

Autore: © Giovanni Borella

C.A.I. Sappada/Plodn

Interreg V Italia-Austria - CLLD Dolomiti Live.Progetto “Montagna sicura – montagna avventura”ITAT 4019 CUP B43J16000270004

Indicazioni stradali

Con gli itinerari 13 o 17 (della sezione Passeggiate) alla pista da sci di Sappada 2000, che si risale (cartelli) fino ad una serie di ripide svolte, dopo le quali la pendenza tende ad attenuarsi ormai in prossimità del rifugio Gosse, stazione a monte del 2° troncone della seggiovia Sappada 2000. Duecento metri prima di esso ecco sulla sinistra un cartello con la scritta “laghi d'Olbe”. Qui si abbandona la pista per prendere un sentierino che si dirige a nord sino ad incrociare una mulattiera che per magro bosco, prati e rocce affioranti, rimonta i numerosi dossi dell'ampia china sottostante la conca di Olbe fino alla cappellina che si rispecchia nelle verdi acque del lago principale.

Ritorno

Ritorno per lo stesso percorso o con l'itinerario 26 in senso inverso. Se si è a corto di energie, con la seggiovia!

Autore: © Giovanni Borella

Punto più alto
2.132 m
Destinazione

Laghi d'Olbe

Profilo altimetrico
© outdooractive.com

Informazioni sulla sicurezza

Difficoltà: E 

Ore da Sappada : salita 2,45-3,00   discesa 1,30-1,45    totale  4,15-4,45

SEGNAVIA: 135

SCALA DELLE DIFFICOLTÀ

Nella scheda tecnica di ciascun itinerario sono presenti le sigle comunemente utilizzate nelle guide di montagna (T- E - EE- EEA - A). Alcuni itinerari possono avere una doppia sigla (es: T/E oppure E/EE) in quanto presentano le caratteristiche di entrambe le categorie

T (turistico) indica  itinerari quasi sempre brevi e facili che si articolano su stradine forestali e/o sentieri ben segnalati o comunque evidenti che non richiedono particolare allenamento

E (escursionistico) indica percorsi, anche piuttosto lunghi, che si snodano su mulattiere e/o sentieri spesso sopra i 2000 metri, evidenti ma non sempre con bolli segnavia. Non hanno difficoltà di rilievo, ma talora possono presentare qualche tratto o singolo passaggio un po’ esposto o malagevole. Sono richiesti equipaggiamento adeguato, un minimo di esperienza e allenamento

EE (per escursionisti esperti) indica itinerari generalmente a quote superiori ai 2000 metri, che si possono articolare su terreno infido e/o in zone impervie, sono caratterizzati spesso da passaggi o tratti esposti e/o attrezzati, talora su roccette con difficoltà di 1° grado. Richiedono esperienza, passo sicuro, senso dell’orientamento, buon equipaggiamento, preparazione psico-fisica.

EEA (per escursionisti esperti con attrezzatura) indica percorsi attrezzati con funi metalliche, staffe, scalette. L’esposizione è quasi sempre costante. Sono obbligatori esperienza, allenamento e adeguato equipaggiamento comprendente casco e set da ferrata. Utili i guanti. 

A (per alpinisti) indica itinerari di roccia che portano alle vette con basse difficoltà alpinistiche (1°/2° grado). Richiedono capacità tecniche, buona esperienza, preparazione fisica, equipaggiamento idoneo (casco, qualche cordino, sempre utile anche uno spezzone di corda di 20-30 metri)

Informazioni aggiuntive

AVVERTENZE

Le informazioni sotto riportate non possono essere considerate sostitutive della presenza di una guida alpina professionista La montagna è un ambiente meraviglioso ma non esente da rischi, va quindi avvicinato sempre con la massima prudenza Nelle Avvertenze delle Guide dei Monti d’Italia C.A.I./T.C.I. si legge che la classificazione delle difficoltà “rimane essenzialmente indicativa e va considerata come tale”, trattandosi di un elemento soggettivo. Questo vale anche per gli itinerari proposti nel sito La classificazione delle difficoltà e i tempi di percorrenza vanno riferiti ad un escursionista/alpinista di livello medio riguardo ad allenamento, esperienza, abilità, allenamento  Nell’intraprendere un determinato percorso si valutino bene le difficoltà, le proprie capacità e il proprio grado di allenamento Prima di affrontare un itinerario (che non sia una passeggiata di breve durata) è buona norma: 1) consultare il Dolomiti Meteo dell'Arpav, collegandosi al sito http://www.arpa.veneto.it o chiamando il numero 049 8239399 (Opzione 2). Il bollettino, a differenza dei bollettini meteo nazionali, offre una previsione locale piuttosto affidabile. 2) assumere informazioni presso l’Ufficio Turistico, la locale sezione del C.A.I., le guide alpine, i gestori dei rifugi. Infatti lo stato di percorribilità di un itinerario e il suo livello di difficoltà possono andare incontro a significative variazioni anche in uno spazio di tempo assai limitato a causa di eventi naturali (frane, condizioni meteo sfavorevoli) e/o di situazioni contingenti (deterioramento dei segnavia, delle attrezzature fisse, presenza di nevai residui, ecc.) Il cellulare può offrire un’erronea sensazione di sicurezza, perché si deve tener presente che vi sono zone prive di copertura telefonica Nel malaugurato caso di incidente, malore, impossibilità a proseguire, contattare solo e esclusivamente il SUEM 118

Autore

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